- Dr. Paolo Leonardi
Sicurezza e sterilità

Ogni studio odontoiatrico dovrebbe adottare un atteggiamento prudente ed improntato alla massima sicurezza, considerando tutti i pazienti come potenzialmente malati anche se in effetti non lo sono .
Lo studio dentistico può essere considerato per certi versi la “fiera del monouso” : guanti, mascherine, appoggiatesta, adesivi …
Perché e quali sono i nostri protocolli in tema di sicurezza e sterilità ?
Ci sono persone che soffrono di malattie contagiose gravi, come le epatiti virali, l’Aids o altri virus, non ultimo il Covid 19 . Alcune di queste non sanno di essere malate, altre non lo dichiarano nel modulo da compilare in prima visita ove si devono dichiarare eventuali allergie, malattie e gravidanze. Perciò è nostra responsabilità essere prudenti ed adottare tali misure :
- i guanti e le mascherine degli operatori vengono cambiati ad intervalli regolari, anche se la visita allo stesso paziente non è ancora finita
- ad ogni visita vengono cambiati gli adesivi trasparenti che coprono quelle superfici della poltrona toccate dagli operatori durante la cura, così come la protezione monouso che copre l’appoggiatesta della poltrona
- per gli interventi chirurgici si copre tutta la poltrona con “lenzuola” monouso e sterili tra un paziente e l’altro
- gli operatori hanno sempre delle cuffiette copricapo
- alla fine di una visita, dopo aver rimosso e buttato gli adesivi, i copri appoggiatesta, eventuali lenzuolini e i terminali degli aspiratori, si utilizzano spray disinfettanti molto attivi contro virus, batteri, spore, funghi con cui vengono pulite tutte le superfici
- strumenti taglienti come bisturi, aghi da sutura, fiale, aghi per anestesia e medicazioni devono necessariamente essere monouso
- inoltre, uno strumento odontoiatrico, dopo essere “uscito” dalla bocca del paziente, prima di “entrare” nella bocca di un altro va in contro a rigorose procedure di disinfezione :
risciacquo sotto acqua corrente – stazionamento per almeno 15 minuti in una bacinella contenente una soluzione sterilizzante preparata ogni 8 ore – stazionamento per almeno 5 minuti in un apparecchio a ultrasuoni che contiene la soluzione sterilizzante – risciacquo e asciugatura con teli puliti – imbustamento, ovvero immissione del singolo strumento in una busta termosigillata – autoclavaggio, ovvero passaggio delle buste contenenti lo strumentario nell’autoclave, una macchina che grazie a temperatura e pressione programmabili, completa il processo di sterilizzazione degli strumenti.

Una volta ultimato l’autoclavaggio, gli strumenti rimangono nelle buste che vengono aperte una ad una al momento dell’utilizzo.
Le buste con strumenti che non vengono utilizzati nell’arco di un mese vengono aperte e lo strumento subisce di nuovo gli ultimi due passaggi.